I falsi miti sull’insonorizzazione sono, purtroppo, molti e molto fuorvianti. Molti produttori di materiali o installatori propongono soluzioni economiche e di facile assemblaggio che si rivelano poi inutili in gran parte delle applicazioni; le stesse schede tecniche dei materiali contengono spesso parametri confusi e imprecisi che appaiono, però, allettanti ad un lettore inesperto. Per questi motivi, per realizzare un ambiente efficientemente fonoisolato, è altamente consigliato il coinvolgimento di esperti in acustica sin dalle prime fasi della progettazione e fino alla posa finale; essi saranno in grado di seguire i lavori step by step, rimanendo costantemente in contatto sia con i clienti che con gli altri professionisti.

Non esistono materiali perfettamente fonoisolanti, in grado di interrompere la propagazione del suono. Non si può nemmeno pensare di riuscire a isolare acusticamente un ambiente semplicemente installando un pannello ad una o più pareti.
Per insonorizzare un ambiente è necessario, al contrario, progettare e realizzare partizioni con elevato potere fonoisolante, sfruttando più materiali con diverse proprietà (massa, rigidità dinamica, potere fonoimpendente…) da assemblare secondo regole e criteri ben precisi, studiati seguendo i principi della fisica acustica. 

Anche la fase dell’installazione è molto delicata: se la posa e il montaggio dei materiali non sono effettuati con attenzione da professionisti competenti, il risultato finale può essere pessimo. Sono assai frequenti i casi in cui infissi, partizioni o materiali con prestazioni acustiche potenzialmente molto elevate, risultano in realtà completamente inefficaci per colpa di una scorretta messa in opera.

Non si può parlare di insonorizzazione senza pensare alla sorgente sonora, alle sue caratteristiche e all'intensità. In campo civile e industriale si hanno necessità molto diverse rispetto a quelle degli ambienti destinati alla musica. Per questo, il primo step consiste in un'analisi accurata dell’ambiente da trattare, tramite un rilievo fonometrico ante-operam necessario per l’elaborazione delle diverse soluzioni da proporre al cliente. Un secondo rilievo fonometrico viene solitamente effettuato post-operam, alla fine dei lavori, per la valutazione del risultato finale.